Philippe Mahler

 

 

 

Philippe Mahler

Philippe Mahler è pittore. In origine era un vetraio, ma ciò fu tanto tempo fa. Egli è affascinato da immagini nelle quali l’uomo è invisibile ma comunque presente. Egli crea i suoi spazi usando i pezzi di un puzzle fatto di realtà e finzione. Il surreale da il tono; il colori determinano l’atmosfera.
 
Philippe Mahler è originario di Regensburg, ma vive e lavora da parecchi anni a Kreuzlingen nel Canton Turgovia.
 
Nel 2007 ha soggiornato a Barbengo con la moglie, la figlia maggiore e la piccola nipotina.
 
 «I mesi ottobre, novembre e dicembre erano ideali, soprattutto in un anno in cui ci sono stati solo 5 giorni di pioggia. Questo mi permise di esplorare tutta la regione, fino alle valli più lontane. Il periodo passato a Sciaredo è stato molto stimolante. Il luogo, l’architettura e il paesaggio hanno per me un ruolo importante. Nelle variazioni d’immagini fra gli spazi interni ed esterni vi sono sempre elementi scenici mobili. A Casa Sciaredo fra questi c’erano per esempio la tenda, la finestra, la soprastante catena montuosa. Ma anche un blocco di marmo proveniente da Peccia in Valle Maggia è diventato un motivo. Io osservo gli spazi così precisamente da non avere bisogno della fotografia come mezzo d’aiuto. Ciò mi da la libertà di mischiare i ricordi e di creare sulla tela una nuova realtà soggettiva.»
 
In un suo discorso, Sabine Arlitt* ha descritto ciò nel modo più appropriato:
 
«Philippe Mahler scandaglia la dimensione sensoriale degli spazi abituali nella tensione fra apertura e limite. Prevalentemente egli da forma a arrangiamenti statici, paesaggio e spazi interni. Nelle sue opere si nasconde un’enigmaticità che si dissolve solo al secondo sguardo. Il desiderio d’ampiezza smisurata e contemporaneamente di intima prossimità si fondono nelle sue immagini. (…) L’architettura che si credeva solida e compatta si rivela come fragile, un prospetto di tipo teatrale; la percezione cerca il proprio cammino fra la sensazione della prigionia e della permeabilità. Cos’è la finestra, cosa l’immagine, cosa l’immagine nell’immagine, cosa lo specchio, cosa l’immagine riflessa nello specchio?»
 
*Sabine Arlitt è una rinomata critica d’arte zurighese, i cui interventi sono sempre di una qualità fuori dal comune.
 

                                                                                                                                            Annelise Zwez